La libertà in condizioni di libertà è diversa dalla libertà in condizioni di costrizione. È questo il problema che interpella oggi la “società dei liberi”. È vero, ci siamo liberati. Ma nel frattempo siamo divenuti prigionieri della potenza: quella dei grandi apparati tecno-economici e quella della volontà di potenza soggettiva, in continua espansione. Tutti uguali, finalmente disinibiti, perennemente in cerca, sempre aperti a tutto. Ma trasformando, alla fine, il desiderio in godimento e facendoci schiavi della performance. Arrivando a negare la realtà, il senso, l’altro da noi, la vita. E così diventando violenti, insoddisfatti, depressi. Pieni di cose e perfettamente vuoti. E disuguali.
Esiste però un’altra libertà: la “libertà generativa”. Una libertà che insegue una speranza e sta in relazione con la realtà, con l’altro da sé. Un generare che è biologico e simbolico. Come movimento antropologico originario, speculare al consumo, la generatività si manifesta nell’arte, nel lavoro cooperativo, nel volontariato, in certa imprenditorialità, nell’artigianato.
Saranno questi i temi messi a fuoco dall’intervento del prof. Mauro Magatti, docente di Sociologia della Globalizzazione presso l’università Cattolica del Sacro Cuore, che dialogherà con l’imprenditore Stefano Sala (dal 2007 imprenditore alla guida del Gruppo per spa, fondatore del Banco Informatico, che supporta il mondo del Non Profit distribuendo tecnologia informatica) per scoprire la generatività negli esempi più concreti dell’economia e della società di oggi come nuovo paradigma della libertà che ci libera da noi stessi.